martedì 18 ottobre 2011

Lucertole si diventa, non si nasce

Scaler è un gioco platform per Playstation 2, Xbox e Gamecube creato dagli A2M.
Uscito alla fine del 2004 ha attirato la mia attenzione per il personaggio non troppo comune, che colpisce con la sua semplicità.

Vicino pazzo
La storia inizia in un modo che sembra quasi come già avviato da un po', ma presto si scopriranno tutti i dettagli importanti. Bobby Jenkins viene rapito dal proprio vicino per poter essere trasformato in una lucertola e aiutarlo a conquistare i multiversi. Capo di Bootcamp, il vicino, è Looger, che, scoperta l'esistenza di portali che possono portare nei diversi universi, è deciso a conquistarli tutti, con l'aiuto di umani mutati atrificialmente. Bobby Jenkins però, trasformato in una lucertola in grado di cambiare forma, riesce a fuggire attraverso uno dei portali, e dovrà quindi viaggiare attraverso i multiversi per fermare il piano di Looger e tornare nel suo mondo.

Uova, uova, uova
Per viaggiare da un'area all'altra, Scaler, nome di Bobby da lucertola, avrà bisogno dell'aiuto di Leon, alla ricerca di uova di lucertola. Durante il gioco ci capiteranno tanti modi diversi per avere le uova. Normalmente sarà superare il classico livello da platform, raggiungere luoghi in tempo, affrontare orde di nemici e boss di fine livello. Leon ci aiuterà anche con i potenziamenti, e grazie al suo aiuto potremmo tornare nei livelli precedentemente visitati per raccogliere le uova mancanti.

Abilità a non finire
La nostra lucertola blu avrà non poche abilità, la più importante delle quali è quella di trasformarsi in diversi animali, peculiarità che ci permetterà di portare a termine diverse sfide, dalle più semplici alle più impegnative. Scaler potrà inoltre attaccare con i suoi artigli o con la lingua, potrà diventare invisibile ai nemici più attenti, scivolare sulle liane alla Ratchet & Clank e tante altre abilità, alcune delle quali sbloccabili, con cui si potrà combattere contro i nemici sempre più forti.
Il gioco presenta una difficoltà non troppo impegnativa, ma andando verso la fine, le cose cambiano.

Tra verde e blu
Come da titolo, i colori predominanti sono questi. Certo non mancheranno gli altri, ovviamente, ma il mondo, vasto, sembrerà spesso ripetitivo, ma ci si farà poco caso grazie ad un gameplay veloce e intuitivo. Ci saranno inoltre molti oggetti da raccolgliere e porte da trovare, quindi non sarà il solito "avanza fino alla fine".

Italiano, dove sei?
Stranamente, il gioco non è stato doppiato in italiano, come succede di consueto a un po' tutti i platform di questo periodo. Anche giochi ancor meno conosciuti possono vantare un doppiaggio nella nostra lingua. Ed è un peccato, perchè solitamente fanno un buon lavoro in questo genere di giochi.
Per le musiche, non sono quasi presenti, a dire la verità, ma qual poco che si riesce a sentire sono accettabili.



Quindi...
Questo è uno di quei giochi da fare almeno una volta. La storia non è delle migliori, ma diverte parecchio e annoia difficilmente, o almeno per me è stato così, sicuramente non sarà un capolavoro, ma alla fine un videogioco è un videogioco, se fossero tutti uguali, dove sarebbe il divertimento?

giovedì 6 ottobre 2011

La Tigre della Tasmania


Ty, la tigre della Tasmania, è una trilogia per Playstation 2, Xbox, Gamecube e Gameboy Advance.
Creato da Krome Studios nel 2002, Ty la Tigre della Tasmania è un classico Platform, non molto conosciuto quasi sicuramente per colpa delle sue controparti Crash, Spyro, Ratchet & Clank e Jak & Daxter.
Per nostra sfortuna, il terzo titolo della trilogia, Night of the Quinkan, non ha mai visto la luce in Europa, lasciando il suddetto titolo nella sola lingua inglese. Possiamo consolarci con il fatto che utilizza un linguaggio abbastanza semplice, ma il doppiaggio italiano non era certo da buttare.

Potere agli struzzi
Ty, è una tigre, che crede di essere l'ultima della sua specie. Scoprirà presto da un saggio Bunyip, di non essere certo l'ultimo, ma che i suoi simili sono intrappolati in una dimensione parallela. Dovrà trovare cinque talismani rubati per portarli indietro, ma anche Boss Cass, malefico struzzo, si metterà alla loro ricerca, come avrete capito, non per gli stessi scopi.

Una tigre, tante armi
La cosa che per prima ci colpisce in questo titolo, sta nell'arma del protagonista, o meglio LE armi. Ty avrà a disposizone due boomerang per colpire i nemici, o in alternativa, potrà prenderli a morsi. Andando avanti nel gioco si potranno trovare e potenziare diversi boomerang, ognuno con effetti diversi, da i più semplici e scontati come i boomerang di fuoco o di ghiaccio, ai più strani come queli con effetti teletrasportanti e con funzioni di appiglio, ma tutti comunque utili per accedere ad aree segrete di gioco, che non sono poche. Ogni gioco ha sempre più boomerang e più potenziamenti a disposizione, ma mai nulla di troppo nuovo. Oltre ai boomerang, Ty disporrà di diversi simil-robot con cui annientare i nemici più grossi, ma saranno limitati a piccole aree.

Livelli o grande mondo?
Il primo gioco, presenta una piccola mappa esplorabile in cui scegliere il livello gioco, molto simile ai primi Spyro per Playstation. Ogni livello sarà infatti raggiungibile tramite teletrasporti che ci porteranno nei luoghi più disparati, come una baia, una palude, una montagna innevata e così via; invece, dal secondo capitolo, La banda del boomerang, il mondo sarà un tutt'uno, nel quale Ty potrà viaggiare a bordo di un camioncino. Di conseguenza al contrario del primo capitolo, se vogliamo raggiungere un livello sulla spiaggia vedremo avvicinarci a quest'ultima già dalla world map. Pur con questo cambiamento, le diverse aree di gioco, sembreranno comunque livelli totalmente distaccati, e talvolta più lineari del primo, ma non per questo più corti o più semplici. Se all'inizio Ty poteva superare diverse prove a scelta nel livello, similmente a quanto accade Jak & Daxter The Precursor Legacy con le batterie, nel secondo e nel terzo capitolo, Ty dovrà accettare le missioni in città e recarsi nel luogo indicato per superarle. Proprio per questo ci saranno sia missioni principali che secondarie.

Boss, Cass e non
I boss presenti in Ty, non sono molti, e una volta capita la meccanica, non sarà nemmeno difficile batterli, anche perché come ogni platform che si rispetti, eseguiranno sempre le stesse mosse, dalle più deboli, alle più letali. Ovviamente con questo non intendo che siano eccessivamente facili, ma comunque niente che dei videogiocatori navigati, specialmente esperti di platform, non possano superare. Non mancheranno comunque alcuni boss più ostici e meno prevedibili.
Non esistono boss segreti, ma nel secondo e terzo capitolo, potremo affrontare le diverse arene in cui sfoggiare le nostre abilità di lottatori. Riuscendo a sconfiggere tutti i nemici nel tempo limite potremmo ricevere soldi o oggetti particolari in premio.

Minigiochi per proseguire
Oltre i livelli normali di esplorazione, ci ritroveremo ad affrontare livelli particolari, come cavalcare un toro distruggendo mezza città, o gareggiare in sfide all'ultimo kart, un'elemento molto carino, da poter giocare anche a due giocatori. Quest'ultima parte è davvero molto curata, ma ovviamente non aspettatevi la cura di un gioco incentrato interamente sulle corse, perché dopotutto qui si tratta solo di un contorno.

Koala e anfibi
Molti i personaggi presenti nel gioco, molti simpatici e molti non.
Si parte dagli amici quali Julius, inventore koala che aiuterà Ty dandogli consigli e costruendo boomerang, o Shazza, tigrotta che combatte al fianco del protagonista, senza dimenticare il pazzoide Steve o l'aristocratico Dennis la rana. I nemici saranno per lo più iguana, seguaci di Boss Cass, aiutato anche dal suo braccio destro Fluffy la lucertola, ma durante il primo gioco avremo anche una pioccola sorpresa(un pò scontata, però)

Strumenti musicali, off
L'unica pecca che ho trovato nel gioco sono le musiche. Ma non perché siano brutte, ma poiché poche, che spesso sembrano non esserci e spesso non troppo coinvolgenti. Eppure alcuni brani, specialmente nel primo capitolo e riutilizzati anche nei successivi, sono belli davvero. Alla fine però, i brani perlopiù sono adatti ai luoghi, e spesso anche la scelta di musiche un po' più silenziose può risultare azzeccata.

Conclusioni e futuro
Il gioco presenta comunque alla fine una coloratissima grafica, un gameplay classico e divertente, anche vario grazie ai gadget, i minigiochi e le varie abilità di Ty, seppur non sempre perfetto, e una storia che diverrà man mano più interessante e fantasiosa.
Come ultima nota aggiungo che un quarto capitolo di Ty (completamente in 2D e a scorrimento laterale) è uscito nel 2013 per Windows 8 pubblicato da Microsoft Studios e sarà a breve (al momento in cui aggiorno questa recensione) disponibile anche su Steam. Pur essendo sviluppato con un budget inferiore, il gioco non dev'essere visto come un "contentino", poiché si tratta del prosieguo della storia dopo gli avvenimenti di Night of the Quinkan. Viene comunque chiamato solo Ty The Tasmanian Tiger, a detta degli sviluppatori per non scoraggiare eventuali nuovi giocatori.