Uscito alla fine del 2004 ha attirato la mia attenzione per il personaggio non troppo comune, che colpisce con la sua semplicità.
Vicino pazzo
La storia inizia in un modo che sembra quasi come già avviato da un po', ma presto si scopriranno tutti i dettagli importanti. Bobby Jenkins viene rapito dal proprio vicino per poter essere trasformato in una lucertola e aiutarlo a conquistare i multiversi. Capo di Bootcamp, il vicino, è Looger, che, scoperta l'esistenza di portali che possono portare nei diversi universi, è deciso a conquistarli tutti, con l'aiuto di umani mutati atrificialmente. Bobby Jenkins però, trasformato in una lucertola in grado di cambiare forma, riesce a fuggire attraverso uno dei portali, e dovrà quindi viaggiare attraverso i multiversi per fermare il piano di Looger e tornare nel suo mondo.
Uova, uova, uova
Per viaggiare da un'area all'altra, Scaler, nome di Bobby da lucertola, avrà bisogno dell'aiuto di Leon, alla ricerca di uova di lucertola. Durante il gioco ci capiteranno tanti modi diversi per avere le uova. Normalmente sarà superare il classico livello da platform, raggiungere luoghi in tempo, affrontare orde di nemici e boss di fine livello. Leon ci aiuterà anche con i potenziamenti, e grazie al suo aiuto potremmo tornare nei livelli precedentemente visitati per raccogliere le uova mancanti.
Abilità a non finire
Il gioco presenta una difficoltà non troppo impegnativa, ma andando verso la fine, le cose cambiano.
Tra verde e blu
Come da titolo, i colori predominanti sono questi. Certo non mancheranno gli altri, ovviamente, ma il mondo, vasto, sembrerà spesso ripetitivo, ma ci si farà poco caso grazie ad un gameplay veloce e intuitivo. Ci saranno inoltre molti oggetti da raccolgliere e porte da trovare, quindi non sarà il solito "avanza fino alla fine".
Italiano, dove sei?
Per le musiche, non sono quasi presenti, a dire la verità, ma qual poco che si riesce a sentire sono accettabili.
Quindi...
Questo è uno di quei giochi da fare almeno una volta. La storia non è delle migliori, ma diverte parecchio e annoia difficilmente, o almeno per me è stato così, sicuramente non sarà un capolavoro, ma alla fine un videogioco è un videogioco, se fossero tutti uguali, dove sarebbe il divertimento?
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