martedì 22 novembre 2011

Tu ci credi nei Faery?

Folklore è un videogioco di azione-avventura con elementi RPG, esclusiva Playstation 3, creato da Game Republic (più precisamente da Yoshiki Okamoto, già creatore di Resident Evil) nel 2007.
Identità ignota
La storia di Folklore ruota attorno a due personaggi. La prima è Ellen, una ragazza che viene a conoscenza del fatto che sua madre non è morta come sospettava, grazie ad una lettera che pare sia stata scritta da lei in persona, nella quale le dice di venire a Doolin, in Irlanda, dove troverà le risposte che cerca. Keats è invece un giornalista del "Mondo Occulto", che riceve una telefonata di soccorso da parte di una donna, proveniente da Doolin, attaccata da creature mistiche chiamate faery. Pur sospettando si tratti di uno scherzo, Keats decide di far visita al villaggio. Al loro arrivo, i due capiranno che il villaggio nasconde un oscuro segreto, e dovranno capire il perchè delle tante morti avvenute in quel luogo. Scopriranno inoltre che l'unico modo per scoprire la verità, è andare nel Regno dei Morti, la quale entrata si trova proprio in questo villaggio.

Punti di vista
Il gioco offre la possibilità di usare entrambi i personaggi, o affrontando prima le prove di una, poi dell'altro, o alternandosi capitolo dopo capitolo. Durante il gioco si scoprirà che il regno dei morti è diviso in diverse zone, create tutte dalla mente umana, e quindi differenziate dai diversi pensieri della gente. Non ci saranno luoghi esclusivi per ogni personaggio, e la strada da seguire sarà la medesima, ma le cose da scoprire saranno diverse, e andranno ad incrociarsi non poche volte; ma non preoccupatevi, se volete arrivare alla fine, dovrete giocare comunque con entrambi fino alla fine. Ogni personaggio indagherà sulle diverse morti, e avanzando man mano trovarenno i pezzi che ricomporranno il puzzle.

Vieni con me!
Nel regno dei morti faremo la conoscenza del Re dei Faery, con Ellen, e della strega Livane, con Keats. I due per procedere dovranno lottare e catturare le anime dei folk, ognuno con poteri particolari, da poter potenziare facendoli combattere assorbendone altri o semplicemente usando determinati oggetti. Peculiarità del gioco è proprio questa, poichè indebolendo un folk, riusciremo a vedere la sua anima, a quel punto premendo un tasto e muovendo verso l'alto il joystick lo cattureremo. Molti saranno i folk da catturare in modi particolari, e il nostro obiettivo sarà quello di catturare i folklore, o più semplicemente, i boss di fine livello.

Atmosfera magica
Questo gioco mi ha colpito sin da subito con i suoi bei paesaggi e le musiche rilassanti(eccetto ovviamente quelle di battaglia). La colonna sonora è orecchiabile e sa attrarre il giocatore nel gioco, in luoghi che variano da grandi prati verdi a mondi in guerra, da un mondo sottomarino ad un cupo villaggio quasi deserto. Stranamente è stato deciso di doppiare il gioco in italiano, cosa successa raramente per un gioco del genere, ma bisogna ammettere che il risultato è più che soddisfacente.

Gioco grandioso
Di certo non è il miglior gioco in circolazione, così come non lo è della Playstation 3, ma di sicuro è un titolo da non perdere, che appassiona, diverte, e se non ci basta, non disperiamo: ci sono ovviamente missioni secondarie, anche se spesso ripetitive e poco impegnative, più tante altre scaricabili dal Playstation Network, con la possibilità di sbloccare folk esclusivi e risolvere altri dei tanti misteri che avvolgono la tenebrosa città di Doolin.

martedì 18 ottobre 2011

Lucertole si diventa, non si nasce

Scaler è un gioco platform per Playstation 2, Xbox e Gamecube creato dagli A2M.
Uscito alla fine del 2004 ha attirato la mia attenzione per il personaggio non troppo comune, che colpisce con la sua semplicità.

Vicino pazzo
La storia inizia in un modo che sembra quasi come già avviato da un po', ma presto si scopriranno tutti i dettagli importanti. Bobby Jenkins viene rapito dal proprio vicino per poter essere trasformato in una lucertola e aiutarlo a conquistare i multiversi. Capo di Bootcamp, il vicino, è Looger, che, scoperta l'esistenza di portali che possono portare nei diversi universi, è deciso a conquistarli tutti, con l'aiuto di umani mutati atrificialmente. Bobby Jenkins però, trasformato in una lucertola in grado di cambiare forma, riesce a fuggire attraverso uno dei portali, e dovrà quindi viaggiare attraverso i multiversi per fermare il piano di Looger e tornare nel suo mondo.

Uova, uova, uova
Per viaggiare da un'area all'altra, Scaler, nome di Bobby da lucertola, avrà bisogno dell'aiuto di Leon, alla ricerca di uova di lucertola. Durante il gioco ci capiteranno tanti modi diversi per avere le uova. Normalmente sarà superare il classico livello da platform, raggiungere luoghi in tempo, affrontare orde di nemici e boss di fine livello. Leon ci aiuterà anche con i potenziamenti, e grazie al suo aiuto potremmo tornare nei livelli precedentemente visitati per raccogliere le uova mancanti.

Abilità a non finire
La nostra lucertola blu avrà non poche abilità, la più importante delle quali è quella di trasformarsi in diversi animali, peculiarità che ci permetterà di portare a termine diverse sfide, dalle più semplici alle più impegnative. Scaler potrà inoltre attaccare con i suoi artigli o con la lingua, potrà diventare invisibile ai nemici più attenti, scivolare sulle liane alla Ratchet & Clank e tante altre abilità, alcune delle quali sbloccabili, con cui si potrà combattere contro i nemici sempre più forti.
Il gioco presenta una difficoltà non troppo impegnativa, ma andando verso la fine, le cose cambiano.

Tra verde e blu
Come da titolo, i colori predominanti sono questi. Certo non mancheranno gli altri, ovviamente, ma il mondo, vasto, sembrerà spesso ripetitivo, ma ci si farà poco caso grazie ad un gameplay veloce e intuitivo. Ci saranno inoltre molti oggetti da raccolgliere e porte da trovare, quindi non sarà il solito "avanza fino alla fine".

Italiano, dove sei?
Stranamente, il gioco non è stato doppiato in italiano, come succede di consueto a un po' tutti i platform di questo periodo. Anche giochi ancor meno conosciuti possono vantare un doppiaggio nella nostra lingua. Ed è un peccato, perchè solitamente fanno un buon lavoro in questo genere di giochi.
Per le musiche, non sono quasi presenti, a dire la verità, ma qual poco che si riesce a sentire sono accettabili.



Quindi...
Questo è uno di quei giochi da fare almeno una volta. La storia non è delle migliori, ma diverte parecchio e annoia difficilmente, o almeno per me è stato così, sicuramente non sarà un capolavoro, ma alla fine un videogioco è un videogioco, se fossero tutti uguali, dove sarebbe il divertimento?

giovedì 6 ottobre 2011

La Tigre della Tasmania


Ty, la tigre della Tasmania, è una trilogia per Playstation 2, Xbox, Gamecube e Gameboy Advance.
Creato da Krome Studios nel 2002, Ty la Tigre della Tasmania è un classico Platform, non molto conosciuto quasi sicuramente per colpa delle sue controparti Crash, Spyro, Ratchet & Clank e Jak & Daxter.
Per nostra sfortuna, il terzo titolo della trilogia, Night of the Quinkan, non ha mai visto la luce in Europa, lasciando il suddetto titolo nella sola lingua inglese. Possiamo consolarci con il fatto che utilizza un linguaggio abbastanza semplice, ma il doppiaggio italiano non era certo da buttare.

Potere agli struzzi
Ty, è una tigre, che crede di essere l'ultima della sua specie. Scoprirà presto da un saggio Bunyip, di non essere certo l'ultimo, ma che i suoi simili sono intrappolati in una dimensione parallela. Dovrà trovare cinque talismani rubati per portarli indietro, ma anche Boss Cass, malefico struzzo, si metterà alla loro ricerca, come avrete capito, non per gli stessi scopi.

Una tigre, tante armi
La cosa che per prima ci colpisce in questo titolo, sta nell'arma del protagonista, o meglio LE armi. Ty avrà a disposizone due boomerang per colpire i nemici, o in alternativa, potrà prenderli a morsi. Andando avanti nel gioco si potranno trovare e potenziare diversi boomerang, ognuno con effetti diversi, da i più semplici e scontati come i boomerang di fuoco o di ghiaccio, ai più strani come queli con effetti teletrasportanti e con funzioni di appiglio, ma tutti comunque utili per accedere ad aree segrete di gioco, che non sono poche. Ogni gioco ha sempre più boomerang e più potenziamenti a disposizione, ma mai nulla di troppo nuovo. Oltre ai boomerang, Ty disporrà di diversi simil-robot con cui annientare i nemici più grossi, ma saranno limitati a piccole aree.

Livelli o grande mondo?
Il primo gioco, presenta una piccola mappa esplorabile in cui scegliere il livello gioco, molto simile ai primi Spyro per Playstation. Ogni livello sarà infatti raggiungibile tramite teletrasporti che ci porteranno nei luoghi più disparati, come una baia, una palude, una montagna innevata e così via; invece, dal secondo capitolo, La banda del boomerang, il mondo sarà un tutt'uno, nel quale Ty potrà viaggiare a bordo di un camioncino. Di conseguenza al contrario del primo capitolo, se vogliamo raggiungere un livello sulla spiaggia vedremo avvicinarci a quest'ultima già dalla world map. Pur con questo cambiamento, le diverse aree di gioco, sembreranno comunque livelli totalmente distaccati, e talvolta più lineari del primo, ma non per questo più corti o più semplici. Se all'inizio Ty poteva superare diverse prove a scelta nel livello, similmente a quanto accade Jak & Daxter The Precursor Legacy con le batterie, nel secondo e nel terzo capitolo, Ty dovrà accettare le missioni in città e recarsi nel luogo indicato per superarle. Proprio per questo ci saranno sia missioni principali che secondarie.

Boss, Cass e non
I boss presenti in Ty, non sono molti, e una volta capita la meccanica, non sarà nemmeno difficile batterli, anche perché come ogni platform che si rispetti, eseguiranno sempre le stesse mosse, dalle più deboli, alle più letali. Ovviamente con questo non intendo che siano eccessivamente facili, ma comunque niente che dei videogiocatori navigati, specialmente esperti di platform, non possano superare. Non mancheranno comunque alcuni boss più ostici e meno prevedibili.
Non esistono boss segreti, ma nel secondo e terzo capitolo, potremo affrontare le diverse arene in cui sfoggiare le nostre abilità di lottatori. Riuscendo a sconfiggere tutti i nemici nel tempo limite potremmo ricevere soldi o oggetti particolari in premio.

Minigiochi per proseguire
Oltre i livelli normali di esplorazione, ci ritroveremo ad affrontare livelli particolari, come cavalcare un toro distruggendo mezza città, o gareggiare in sfide all'ultimo kart, un'elemento molto carino, da poter giocare anche a due giocatori. Quest'ultima parte è davvero molto curata, ma ovviamente non aspettatevi la cura di un gioco incentrato interamente sulle corse, perché dopotutto qui si tratta solo di un contorno.

Koala e anfibi
Molti i personaggi presenti nel gioco, molti simpatici e molti non.
Si parte dagli amici quali Julius, inventore koala che aiuterà Ty dandogli consigli e costruendo boomerang, o Shazza, tigrotta che combatte al fianco del protagonista, senza dimenticare il pazzoide Steve o l'aristocratico Dennis la rana. I nemici saranno per lo più iguana, seguaci di Boss Cass, aiutato anche dal suo braccio destro Fluffy la lucertola, ma durante il primo gioco avremo anche una pioccola sorpresa(un pò scontata, però)

Strumenti musicali, off
L'unica pecca che ho trovato nel gioco sono le musiche. Ma non perché siano brutte, ma poiché poche, che spesso sembrano non esserci e spesso non troppo coinvolgenti. Eppure alcuni brani, specialmente nel primo capitolo e riutilizzati anche nei successivi, sono belli davvero. Alla fine però, i brani perlopiù sono adatti ai luoghi, e spesso anche la scelta di musiche un po' più silenziose può risultare azzeccata.

Conclusioni e futuro
Il gioco presenta comunque alla fine una coloratissima grafica, un gameplay classico e divertente, anche vario grazie ai gadget, i minigiochi e le varie abilità di Ty, seppur non sempre perfetto, e una storia che diverrà man mano più interessante e fantasiosa.
Come ultima nota aggiungo che un quarto capitolo di Ty (completamente in 2D e a scorrimento laterale) è uscito nel 2013 per Windows 8 pubblicato da Microsoft Studios e sarà a breve (al momento in cui aggiorno questa recensione) disponibile anche su Steam. Pur essendo sviluppato con un budget inferiore, il gioco non dev'essere visto come un "contentino", poiché si tratta del prosieguo della storia dopo gli avvenimenti di Night of the Quinkan. Viene comunque chiamato solo Ty The Tasmanian Tiger, a detta degli sviluppatori per non scoraggiare eventuali nuovi giocatori.

giovedì 22 settembre 2011

Capitan Claw

In questo blog recensirò e scriverò di giochi, nuovi o vecchi che siano, pochi conosciuti. L'idea mi è venuta per far conoscere giochi che ho adorato, o almeno che trovo divertenti e da giocare almeno una volta, a tutti quelli che capiteranno qui.
Il primo gioco di cui scriverò sarà Claw.

Claw, conosciuto in Italia con il nome di Capitan Artiglio, ma comunque mai tradotto nella nostra lingua, è un gioco, se non il primo, della Monolith Productions, del 1997 per PC.
Il gioco narra le peripezie del Capitano Claw, un gatto pirata antropomorfo, che viene catturato dai Cocker-Spaniards. Nella cella dove viene rinchiuso, viene a conoscenza dell'Amuleto delle Nove Vite, che dona l'immortalità, ma per farlo, dovrà riunire tutte le gemme per ricomporlo, guidato da una mappa lasciata da un certo Edward Tobin.



Con il classico non si sbaglia mai
Ricordo che quando ero piccolo ci giocavo sempre, ma a dire la verità ancora oggi penso sia un gioco grandioso. Sicuramente oggi saprei descriverlo meglio di allora, ma ammetto di non giocarci da un pò di tempo e anche di non averlo mai finito, cosa a cui rimedierò sicuramente prima o poi.
Come platform non ha molto di innovativo: Claw può saltare, attaccare con la spada e con i pugni, ma anche con la pistola, con dinamite ed un attacco magico stile "Kamehameha". Gli oggetti presenti nei livelli di gioco sono molti, e raccogliere tutti i tesori sparsi qua e là da una certa soddisfazione, ma è comunque un compito davvero arduo. Capiterà spesso infatti di poter raggiungere alcuni punti solo con l'ausilio di determinati oggetti, il quale potere svanirà col tempo e perciò se non si riesce ad arrivare in quella determinata zona in tempo, potrebbe non essere possibile riprovare a meno di ricominciare il livello. Questi power-up temporanei sono perlopiù rappresentati da "topi colorati", che danno poteri quali salto in alto, invulnerabilità, super-velocità e via dicendo. Gli oggetti che restituiscono la salute variano a seconda del livello, sempre quindi inerenti l'ambientazione.

Difficoltà crescente
Il gioco presenta 14 livelli di gioco l'uno più diffcile dell'altro, e 8 boss diversi, rappresentati per lo più da cani antropomorfi. Solitamente collegati tra di loro a due a due, i diversi livelli di gioco presentano due punti di salvataggio dai quali si potrà ricominciare nel caso si decidesse di lasciare la partita, nemici di diversa taglia e tutti diversi, piccoli enigmi da risolvere ed aree segrete da superare per la maggior parte delle volte nel minor tempo possibile. Non mancano le piattaforme mobili, quelle a scomparsa, trappole come punte dal terreno e via dicendo.
Ma se i 14 livelli non soddisfano il giocatore, troverà sicuramnte interessanti i livelli extra, dei quali molti presenti nel gioco sin da subito, altri scaricabili gratuitamente da internet. E come se non bastasse, con un programma apposito (WapWorld) si potranno creare livelli di gioco con le proprie mani (ma devo ammettere di non averci mai provato). Ovviamente i livelli extra non presentano una storia, ma si tratta di sfide ben più ardue, a lungo andare, di quelle date dai livelli principali. Un modo come un altro per mettersi alla prova, insomma.

Personaggi e luoghi
Se la trama è interessante, lo dobbiamo ai personaggi, presentati attraverso filmati in stile cartone animato, ben caratterizzati e simpatici, a partire dal protagonista e la sua ciurma, fino ad arrivare ai diversi boss. Ce ne saranno di diversi e per sconfiggerli dovremmo studiare per bene le loro mosse.
L'ambientazione è, almeno a parer mio, molto curata e dettagliata, sempre diversa e colorata, ma come ogni platform che si rispetti, con "piattaforme sospese nel vuoto".
Andremo dalle foreste ai porti dalle spiagge di isole del tesoro a navi pirati e mercantili. Di certo il cambiare di luoghi non cambierà nel giocatore la sensazione che si prova giocando questo gioco piratesco. Le aree rappresentate sono ovviamente le "solite", quelle che vediamo un po' in tutti i giochi, film i libri sui pirati, ma non per questo banali. Trovo infatti che ogni area di gioco abbia una sua anima, e sia stata realizzata con cura.


Musica, maestro
Forse il sottotitolo qui è esagerato, ma a me la musica di questo gioco ha entusiasmato. Non arriva certo ai livelli di Final fantasy o Sonic The Hedgehog, ma alcuni dei brani presenti, vi faranno venire la voglia di non abbandonare la partita a metà (soprattutto nel primo livello). Ogni livello ha una musica diversa, ognuna azzeccata alla situazione, non solo al luogo. Curato anche il doppiaggio (che ricordo essere in inglese, non esistendo una traduzione italiana) che potremo sentire non solo durante le scene animate, ma anche durante il livello. Claw avrà infatti qualche commento da fare a seconda degli oggetti raccolti o dei nemici eliminati, e anche i boss parleranno quando arriveremo da loro.

Tiriamo le somme
Allora, questa era la mia prima recensione, di un gioco divertente, lungo nella media, con grafica e sonoro invidiabili ancora oggi, che per me resterà per sempre tra i migliori giochi per PC, che consiglio a tutti gli amanti del genere, sia platform, che piratesco; insomma, dategli almeno un'occhiata, non bocciatelo a priori solo per l'età.